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La realizzazione di questo sito è stata possibile grazie al materiale storico, testuale e fotografico fornito da Giuseppe Previti .

Quando il nove Aprile dell'anno 2011, in occasione della settimana della cultura, iniziarono i lavori di bonifica del sito del Monastero di S. Maria di Gesù Superiore, non si pensava di trovare, oltre ai rovi alti due metri, una gran massa di rifiuti che oggi sono stati smaltiti grazie all'opera di volontari, che continuano a mantenere pulito il sito, che nonostante l'incuria di alcuni abitanti della zona che lo utilizzano occasionalmente come pattumiera. Dopo la causale riscoperta del sito nel febbraio del 1989 per opera della ditta che stava eseguendo i lavori per la costruzione della corsia laterale destra del viale Giostra, la Sovrintendenza di Messina, effettuò i relativi scavi riportando alla luce i resti della Chiesa e del Convento eretto dopo l'alluvione del novembre 1855, che coprì per intero il vecchio monastero del 1166. Una successiva alluvione, avvenuta nel 1863 coprì completamente la nuova chiesa costruita per opera di Padre Angelo da Naso, rettore del convento. La terza chiesa, in ordine di tempo, fù ricostruita nel 1886 da Padre Luigi Castiglione da Bronte. La Sovrintendenza, dopo questi lavori abbandonò il sito e, salvo un parziale intervento di pulitura da parte del Comune nell'Ottobre del 2006, l'area rimase avvolta da una rigogliosa vegetazione e occultata alla vista dei passanti fino al 2011. Per la verità, anche il 7 Febbraio del 2010 ci fù un limitato intervento di ripulitura provocatoria nei confronti dell'inerzia delle Istituzioni, organizzato dal giornalista Mino Licordari al quale parteciparono in tanti, compreso lo storico, arch. Nino Principato, e vari professionisti della città. Nel Febbraio del 2005 a seguito di una segnalazione di Giuseppe Preveti i resti del Monastero di S. Maria di Gesù e la sepoltura di Antonello da Messina furono inseriti nel secondo censimento FAI dei luoghi del cuore da non dimenticare, errando (volutamente o in buona fede) nella denominazione del sito: TOMBA DI ANTONELLA DA MESSINA(sic!) A SANTA MARIA DI GESU' GIOSTRA. Il 10 Febbraio del 2006 venne pubblicato un Decreto dell'Assessorato Regionale al Bilancio con il quale venne concesso alla Sovrintendenza di Messina per la redazione del progetto per il recupero, valorizzazione e pubblica fruizione dell'area archeologica dei resti del monastero di S.Maria di Gesù Superiore la somma di 40 mila euro. Somma mai spesa è andata colpevolmente in perenzione. Nonostante ciò l'attenzione verso questo sito è rimasta sempre alta, soprattutto da parte di giornalisti e operatori culturali, a motivo che lo stesso, molto probabilmente, racchiude le spoglie mortali di Antonius de Antonio ovvero di Antonello da Messina. Tesi sostenuta da molti storici locali e che trae origine dal testamento stesso di Antonello.