Ripulitura Convento di S.Maria di Gesù - Viale Giostra
Da circa tre anni una pattuglia di volontari è impegnata, settimanalmente ( Sabato mattina o pomeriggio ) a ripulire un sito di grandissima importanza storico-culturale -archeologico. Si tratta dei resti dell'antico Convento di S.Maria di Gesù, poi detto superiore, per distinguerlo da quello inferiore sorto successivamente più vicino alla città (1462). Questo Convento fu il primo nato in Sicilia dell'ordine dei frati minori osservanti per opera del beato fra Matteo d'Agrigento, seguace di fra Bernardino da Siena ( 1418 secondo alcuni storici locali o 1421 secondo S. Tramontana o 1425 secondo altri storici).
Ma oltre questo primato il Convento originario, realizzato agli inizi del 1200 dai frati Carmelitani, su preesistenti resti di antiche terme romane, è il primo di quest'ordine in Europa, dopo quello sorto in Terra Santa.
Ma non è tutto. Il sito conserva le spoglie mortali di ANTONELLO da Messina che, a seguito di due disastrose alluvioni, sono rimaste sepolte nella fanghiglia, a circa 15-20 metri sotto terra dal piano di calpestio dell'attuale chiesetta, riportata alla luce dopo gli scavi della Soprintendenza di Messina, nel 1989. Il sito è di proprietà della vicina Parrocchia di Ritiro, che prende lo stesso nome dell'antico Convento "S.Maria di Gesù Sup.". Mentre la Regione ha posto il vincolo e lo ha messo sotto tutela. La Cooperativa gestisce il sito e ne cura la pulizia e fruizione.
La sepoltura nel sito è attestata dal testamento dettato dallo stesso Antonello al notaio Antonio Mangianti, il 14 Febbraio del 1479, (vedi allegato) e comprovato da tutti gli atti stilati dallo stesso notaio per quel sito, indicato sempre con "S.MARIAE de IESU ".Confermato anche da una recente segnalazione da parte di un erede dello stesso notaio, Paolo Erasmo Mangianti, professore genovese che ci ha segnalato una lapide funeraria esistente a Barcellona P.G. (ME), presso la cappella Picardi, sita in via Matteo Bellinvia, n.50, (vedi allegato). La lapide, recante la data 1476, si trovava nel Convento di S.Maria di Gesù sup. e spostata successivamente (probabilmente dopo la realizzazione della cappella di famiglia e a seguito di qualche evento alluvionale ) a Barcellona.
Il sito era diventato negli anni un vero e proprio deposito di rifiuti, oltre la vegetazione cresciuta a dismisura che occultava l'area e ne impediva la semplice vista. Grazie anche al contributo di tanti volontari occasionali e di altre Associazioni (dalla Lega Ambiente dei Peloritani, al FAI, agli Scout, etc.) adesso il sito è visibile e fruibile, anche se è necessaria una costante pulizia e scerbatura, oltre una costante sorveglianza, considerato che più volte siamo stati derubati degli attrezzi di lavoro.
Recentemente sono stati fatti anche dei sondaggi grazie al CNR di Messina che attraverso il geo radar sta analizzando i dati raccolti. A breve avremo la conferma scientifica dell'esistenza di locali sottostanti l'attuale chiesa, cosi come rilevato in sede di sopralluogo.
L'idea della Cooperativa Sociale Trapper è quella di realizzare in loco una esposizione permanente di tutte le riproduzioni- in scala reale-di Antonello, realizzando, cosi, un "unicum" nel quale il visitatore (studioso, cittadini, studenti e turisti ) può "rivisitare" la vita e la morte dell'artista messinese.
Il progetto "Per la conservazione, fruizione e gestione del sito Monastero S.Maria di Gesù Superiore.-Presunte sepoltura Antonello da Messina. Località Viale Giostra -Ritiro (ME)" è finalizzato alla messa in sicurezza del sito e alla sua agevole fruizione attraverso la creazione di un periplo che lambisce tutta l'area (circa 2.800 mq) All'interno la creazione di un'area espositiva multiuso con materiale facilmente rimovibile per effettuare gli scavi eventualmente necessari. Realizzato da tecnici professionisti privati, il progetto ha avuto già i pareri favorevoli della Curia Arcivescovile e della Soprintendenza per i beni culturali di Messina. (vedi allegati)
Lo stesso progetto è stato presentato ai cittadini e alla stampa il 5 Ottobre u.s. Con ampia risonanza nei giornali locali.
Un secondo progetto -in corso di redazione- prevede la copertura del sito e l'avvio della campagna di scavi in tutta sicurezza. Per queste finalità abbiamo preso contatti con l'Università di Messina che ha manifestato disponibilità nel caso in cui la competente Soprintendenza non fosse nelle condizioni economiche per poter intervenire -ad utilizzare gli studenti del corso di laurea in archeologia.
A breve è previsto un secondo sondaggio da parte del CNR con un geo-radar più potente e, a seguire, un saggio di scavo sotto l'area dei resti della chiesetta.
Per la realizzazione del progetto (vedi allegato) si prevede la somma di circa Euro 1.200.000 (un milioneduecentomila IVA compresa). Si prevede anche un piano marketing per circuitare al meglio l'importante sito.
E' necessario, a questo punto, reperire le risorse necessarie. Per tale scopo ci stiamo rivolgendo a soggetti pubblici e privati, sperando di raccogliere quanto necessario in tempi ragionevoli.
Non è superfluo sottolineare i benefici, anche occupazionali, che la realizzazione del progetto porterebbe nella città e , soprattutto nella zona altamente degradata.